Non tutte le aziende sanno di avere a disposizione uno strumento che può rivelarsi di grande utilità, a volte addirittura formidabile, per aiutarle nei loro processi di ricerca e sviluppo: le ricerche brevettuali.
È stato affermato che la letteratura brevettuale è la più grande biblioteca tecnica che esista al mondo. È vero: copre tutti i campi dello scibile tecnico, dall’agricoltura e allevamento del bestiame passando per l’abbigliamento e la gioielleria, la salute umana e animale, i processi per separare, mescolare, dare forma, stampare, i trasporti, la chimica, la costruzione di strade, ponti, edifici, l’illuminazione, il riscaldamento, la strumentazione, l’elettricità, fino alle tecnologie “green”.
La letteratura brevettuale copre anche settori tecnici relativi ai servizi, non soltanto alla produzione di oggetti fisici. Per fare un esempio: VISA, l’azienda che emette carte di credito, possiede un patrimonio brevettuale di circa 2000 famiglie di brevetto, mentre American Express possiede oltre 1300 famiglie brevettuali.
A questo proposito è bene rammentare che un fascicolo brevettuale è un documento scritto da un primo uomo dell’arte per un secondo uomo dell’arte, in modo che il secondo uomo dell’arte possa mettere in pratica gli insegnamenti del primo. Questo significa che, utilizzando un linguaggio abbastanza specialistico, il secondo uomo dell’arte che stia cercando una soluzione a un problema in un determinato campo tecnico, tramite le informazioni contenute nel brevetto riceverà le informazioni che gli servono per arrivare allo stesso risultato conseguito dal primo uomo dell’arte.
Ricerca brevettuale: perchè effettuarla
Quando si sta cercando una soluzione a un problema tecnico, o anche soltanto nuove idee, fare una ricerca brevettuale può rivelarsi estremamente utile: un fenomeno che spesso accade è che venga speso del costoso tempo di ricerca e sviluppo reinventando qualcosa che era già stato inventato. Spendere qualche ora o giorno di ricerche nella letteratura brevettuale può far risparmiare tempo e soldi a una azienda.
Un altro scopo molto importante delle ricerche brevettuali è la verifica della possibilità di produrre un certo oggetto o servizio senza ledere diritti di terzi: può accadere che un’azienda spenda molte ore di ricerca e sviluppo per arrivare a scoprire successivamente che la tecnologia che ha impiegato è coperta da uno o più brevetti. I modi peggiori per fare questa scoperta sono ricevere una lettera di diffida dal legittimo proprietario della tecnologia, oppure vedersi coprire lo stand a una fiera importante. Forse uno dei casi più famosi a questo proposito è la saga che ha visto Apple fronteggiare Samsung per 7 lunghi anni (2011-2018), che si è conclusa con il pagamento di danni per oltre 500 milioni di dollari da parte di Samsung.
Altri aspetti poco conosciuti dell’utilità delle ricerche brevettuali vanno al di là dei contenuti tecnici dei fascicoli brevettuali, e riguardano considerazioni su aspetti più strategici di un’azienda.
Come è noto, le domande di brevetto vengono pubblicate dopo diciotto mesi dalla data di deposito della domanda. Molte aziende hanno l’abitudine di leggere i bilanci dei propri concorrenti alla ricerca di informazioni utili. Non tutti sanno che valutando il portafogli brevettuale di un concorrente nel suo insieme, è possibile valutare in quali direzioni la ricerca e sviluppo del concorrente è più attiva. Sapendo poi che un’azienda tenderà a depositare in un numero maggiore di paesi le tecnologie che considera più importanti e in cui ha investito maggiormente, è possibile farsi un quadro abbastanza preciso delle intenzioni del proprio concorrente.
Di questi tempi si parla di innovazione aperta: l’Open Innovation è un paradigma che afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso a idee esterne, così come a quelle interne, e accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche. Le ricerche brevettuali sono un ottimo modo per scoprire chi è il proprietario di una certa tecnologia e preparare una lista di possibili partner di sviluppo, oppure per sapere da chi comperare o a chi vendere una data tecnologia. Addirittura, una ricerca brevettuale può essere un modo per trovare uno o più partner per partecipare a un bando di finanziamento dell’Unione Europea.
Dal momento che la legge (Art. 63 CPI) stabilisce che l’autore dell’invenzione ha il diritto morale di essere nominato, fare una ricerca brevettuale può essere un modo insolito per effettuare ricerche di personale: se un tecnico è stato nominato come inventore in uno o più brevetti, potrebbe essere un soggetto interessante da assumere.
Ricerca brevettuale: strumenti per eseguirla
Per eseguire le ricerche brevettuali, esistono diversi strumenti gratuiti che chiunque può utilizzare per acquisire informazioni. Ad esempi Espacenet, lo strumento messo a disposizione gratuitamente dallo European Patent Office, contiene 140 milioni di documenti brevettuali. Tuttavia, esistono anche specifici software a pagamento che possono essere utilizzati per effettuare ricerche brevettuali più raffinate. È bene sapere che ricerche brevettuali di diversi tipi possono essere commissionate a uno studio brevettuale, che ha a disposizione del personale specializzato per questo tipo di attività. Infine, è utile ricordare che, nel caso un’azienda o un privato voglia depositare una domanda di brevetto, il modo migliore per scrivere una buona domanda è proprio effettuare come primo passo una ricerca brevettuale.